PLOTTER – Leonardo™ Design Studio Pro

Hello Crafters, sono di nuovo qui perché, come vi avevo annunciato nello scorso articolo, le novità che Siser® ha rilasciato lo scorso mese in merito a Leonardo Design Studio sono due e io vi ho illustrato solo la nuova Release 1.1.8 (se avete perso l’articolo lo trovate qui). 

Qual è quindi la seconda novità?
La seconda novità riguarda la versione Pro del software Leonardo Design Studio con funzioni “da urlo”.
Siete pronti a vedere le meraviglie che Siser® ha reso disponibili con Leonardo™ Design Studio Pro?
E allora basta perdere tempo e immergiamoci in questo mare di novità!


Siser® ha fornito un preciso elenco di quali sono le funzioni a disposizione degli utenti di Leonardo Design Studio Pro e le trovate qui in allegato (1 e 2).

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Le nuove funzioni per alcuni possono risultare ancora in inglese, ma Siser® mi ha assicurato che presto tutto verrà tradotto e reso disponibile in tutte le lingue.


La prima novità che vi voglio illustrare è che con la versione Pro abbiamo la possibilità di esportare i file dei nostri lavori in diversi formati tramite la voce “Export Artwork” (lett. “Esporta Grafica”) (3), che ci fa accedere alla schermata di “Export Artwork Options” (lett.” Opzioni di Esportazione Grafica”) da cui possiamo scegliere:

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  • se includere nell’esportazione solo l’opera d’arte selezionata (lett.” Selected artwork only”) o tutte le grafiche che si adattano alla pagina (lett. “All artwork that fits on the page”), con quest’ultima opzione se ci sono delle grafiche al di fuori del foglio di lavoro verranno incluse nell’esportazione a seconda del formato scelto (per esempio io ho salvato lo stesso file con oggetti fuori dal foglio di lavoro sia in PDF che in .SVG, e una volta aperti il PDF conteneva solo le grafiche sul foglio, mentre il .SVG includeva tutte le grafiche) (4, 5, 6 e 7);
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  • se usare la dimensione di pagina corrente (lett. “Use Current Page Size”);
  • se includere le linee di taglio (lett. “Include Cut Contours”);
  • la risoluzione a cui esportare le immagini (lett. “Resolution images”) arrivando a un massimo di 600 DPI (8);
  • la dimensione dei margini (lett. “Padding Margin”);
  • il formato del file (lett. “File Format”) tra JPG, PDF, PNG, SVG e TIFF (9).
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Direi una partenza di tutto rispetto non trovate?
Andiamo avanti con la visione del “Job Notes and Statistics” (lett. “Note di Lavoro e Statistiche”), cioè uno spazio per segnare qualsiasi appunto ci possa essere utile, attivabile la prima volta dalla voce “Job Notes/Statistics” presente nel menù “File” (10) e che include una schermata di appunti liberi (11) e una schermata “Statistics” (Statistiche) con tutta una serie di informazioni inerenti al file, come la dimensione della pagina, il numero di oggetti che la compongono e molte altre che però saranno aggiornate per il mero uso del file all’interno di Leonardo Design Studio.

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Dimenticavo di dirvi che, una volta attivate le note, cliccando su “Update” (lett. “Aggiorna”), accanto alla barra degli strumenti apparirà un’icona gialla in basso a sinistra che ci farà da collegamento diretto per tutti gli aggiornamenti o le consultazioni future (12).

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Ora, visto che abbiamo nominato la barra degli strumenti, vediamo quali strumenti abbiamo in più qui. Sono davvero tantissimi, quindi farò solo dei cenni di ognuno.
Partendo da sinistra troviamo:

  • il “Bounds Select” (lett. “Selezionare i limiti”), in pratica selezionando l’icona presente nella barra degli strumenti il nostro selettore si trasforma da singolo a multiplo consentendoci così di selezionare più oggetti contemporaneamente (13 e 14);
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  • ben quattro “Eraser Tools” (lett. “Strumenti per Cancellare”) (15)
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Eraser Brush
(lett. “Pennello Gomma”)

Un pennello che, in base a se flagghiamo o meno “Square” (lett. “Quadrato”) nella barra in alto a sinistra, ci permette di fare cancellature con bordi stondati o con bordi quadrati a mano libera; se flagghiamo “Line” (lett. “Linea”) la nostra cancellatura verrà automaticamente raddrizzata a linea retta e, ovviamente, in entrambi i casi possiamo determinare la dimensione della cancellatura (16).

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Knife Tool
(lett. “Strumento Coltello)


Uno strumento che permette tagli dritti senza spessore dell’immagine selezionata (17).

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Hole Tool
(lett. “Gomma per Fori”)


Una gomma che, in base a cosa selezioniamo sulla barra in alto a sinistra, va a togliere i vuoti riempiendo con un tratto stondato o squadrato, a mano libera, o per linea retta (18).

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Slice Brush
(lett. “Pennello Fetta”)

Un pennello che, sempre in base a cosa flagghiamo sulla barra dei comandi in alto a sinistra, ci permette di fare due tagli paralleli in linea retta o a mano libera, con bordi stondati o squadrati (19).

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  • un “Vector Brush” (lett. “Pennello Vettoriale”) è stato aggiunto tra gli strumenti di disegno e sempre con le opzioni a mano libera o linea retta, stondata o squadrata, selezionabili dalla solita barra in alto a sinistra, con cui possiamo cimentarci nel disegno a mano libera (per ottenere dei buoni risultati sarebbe meglio avere una tavoletta grafica e non il classico mouse come nel mio caso, ma comunque ha il suo perché anche lui) (20);
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  • ben tre nuove forme personalizzabili sono state aggiunte al menù “Disegna forme”.

Custom Polygon
(lett. “Poligono Personalizzabile”)

Una funzione che tramite una finestra di dialogo ci consente di inserire un poligono di cui possiamo scegliere il numero di lati (lett. “Number of sides”) e le dimensioni impostando il raggio (lett. “Radius”) (21).

Foto 21

Rounded Rettangle
(lett. “Rettangolo Stondato”)

Una funzione che tramite un’altra finestra di dialogo ci consente di inserire un rettangolo stondato di cui stabiliamo il raggio dell’angolo (lett. “Corner Radius”), la larghezza (lett. “Width”) e l’altezza (lett. “Height”) (22);

Foto 22

Custom Star
(lett. Stella Personalizzata”)


Una funzione che ha una finestra di dialogo da cui impostare il numero di punte (lett. “Number of points”), la percentuale del raggio interno (lett. “Inner radius”) per capire di quanto devono rientrare le punte, e il raggio (lett. “Radius”) della stella, cioè la sua grandezza (23).

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Insomma, che ne dite? Ne abbiamo di strumenti interessanti in Leonardo Design Studio Pro, no?
Il bello deve ancora venire… e allora, proseguiamo! Le prossime novità riguardano due nuovi strumenti aggiunti al menù “Testo” per la formattazione del testo e sono:

  • Text on Arc” (lett. “Testo su di un arco”), con questo strumento abbiamo accesso ad una finestra che ci permette di dare a un testo una forma circolare e di determinarne tutte le caratteristiche tramite due schermate, una in cui si digita il testo da inserire e se ne scelgono le diverse proprietà (lett. “Properties”) (24);
Foto 24

Proprietà del testo

  • il testo sarà solo un contorno (lett. “Wireframe”) o avrà un riempimento (lett. “Background”);
  • il raggio del cerchio di riferimento (lett. “Radius”);
  • l’angolo di posizionamento della scritta (lett. “Angle”);
  • la posizione rispetto alla linea di base (lett. “Baseline Position”);
  • la distribuzione del testo tra sopra e sotto (lett. “Top & Bottom”);
  • un aggiustamento del testo al di sotto (lett. “Bottom Adjustment”).
  • l’altra denominata “Font Style” (letteralmente “Stile del Font”) in cui si sceglierà il font da usare, le dimensioni, il grassetto e il corsivo (25);
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  • “Text on Path” (lett. “Testo su Tracciato”), strumento che ti permette di posizionare un testo lungo un tracciato determinandone le caratteristiche sempre tramite la schermata “Proprieties”;

Proprietà del testo su tracciato

  • lo scostamento del percorso (lett. “Path Offset”);
  • la posizione di partenza (lett. “Start Position”);
  • la “Baseline Position”;
  • se il testo sarà un contorno o avrà un riempimento;
  • se sarà capovolto (lett. “Flip Text”);
  • se andrà centrato (26).
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Mentre il font da usare, le dimensioni e le opzioni grassetto e corsivo li stabiliamo nella schermata “Font Style” (27).

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Il prossimo menù che vedremo è quello degli strumenti dei tracciati che è stato incrementato di ben sei funzioni (28):

Foto 28
  1. Punch-Out (Remove)” (lett. “Perforatore/Rimuovi”), se abbiamo due oggetti sovrapposti parzialmente tra loro utilizzando questa funzione quello sopra verrà rimosso e porterà con sé la parte dell’oggetto che ha coperto sul fondo;
  2. Stamp (Keep)” (lett. “Conserva il Timbro”) usando questa funzione dall’oggetto sotto viene tolta la parte coperta da quello sopra mantenendo però entrambi gli oggetti iniziali;
  3. Intersect” (lett. “Intersecare”) con cui vengono tenute solo le intersezioni dei due oggetti;
  4. Slice Intersect” (lett. “Intersecare la Porzione”) con cui i due oggetti si intersecano tra loro senza l’eliminazione delle altre parti che vengono separate dall’intersezione;
  5. Color Layer Weld” (lett. “Saldatura a Strati di Colore”) con cui più oggetti sovrapposti vengono privati delle parti sovrapposte, il primo oggetto non viene rimosso e i diversi oggetti mantengono il loro colore;
  6. il “Base Layer Weld” (lett. “Saldatura degli Strati Base”) con cui si crea uno strato base di un colore che abbia saldati anche gli strati sovrastanti, viene mantenuto il primo strato, così come rimangono le parti degli strati intermedi che non sono coperte.

Veniamo ora al nuovo menù “Warps (distortions)” (lett. “Curvatura/Distorsione”) con ben sette tipi di curvatura.

Foto 29

La “Warp-Mesh” (lett. “Curvatura a maglia”) che consente di distorcere grazie ad un reticolato (29).

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La “Warp-Flag” (lett. “Curvatura a bandiera”) che distorce a forma di bandiera (30).

Foto 31

La “Warp-Globe” (lett. “Curvatura a globo”) che distorce a forma di globo (31).

Foto 32

La “Warp-Tube” (lett. “Curvatura a tubo”) che fa una distorsione concava (32).

Foto 33

La “Wrap-Circle” (lett. “Curvatura a cerchio”) che tramite due cerchi concentrici ci permette di distorcere in modo appunto circolare seguendo la circonferenza (33).

Foto 34

La “Warp-3D” (lett. “Curvatura 3D”) che distorce in base alle tre dimensioni (34).

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Foto 36

Abbiamo inoltre la “Fit to Cone” (lett. “Adatta al cono”) con cui la nostra grafica ci viene mostrata virtualmente posizionata su di un cono e per la quale, tramite le varie opzioni presenti nella nostra finestra di dialogo, possiamo impostare le varie misure sia del cono che della grafica; possiamo persino farla ruotare a 360 gradi per averne una visione globale. Tra l’altro le finestre di dialogo sono due: una per la visione in 3D (35) e una per la visione in 2D (36).

Ora ci restano da vedere i nuovi strumenti aggiunti nel menù “Ridimensiona”, che sono:

  • il “Tile Array” (lett. “Matrice di Tessere”) che ci consente, sempre tramite una finestra di dialogo, di inserire tante copie quante vogliamo sia in orizzontale che in verticale stabilendone anche la distanza (37);
  • il “Rotated Array” (lett. “Matrice Ruotata”) che, grazie alla sua finestra di dialogo, ci fa inserire tante copie quante ne vogliamo lungo una circonferenza degli oggetti da noi selezionati (38).
Foto 37
Foto 38

Un ultimissimo vantaggio dell’avere la versione di Leonardo Design Studio Pro è che dà accesso alle grafiche esclusive presenti nella sessione “Premium Design” della Libreria.

Ci siamo! Siamo arrivati alla fine di questo interminabile excursus su tutte le novità di Leonardo Design Studio Pro. Mi resta solo da dirvi che Siser® ha previsto per ora un periodo di prova gratuito fino al 1° settembre, dopodiché avrà un costo di abbonamento di 7,99 € mensili. Per chi lo richiederà dopo il 1° settembre il periodo di prova sarà di sette giorni.

Io non so voi, ma con oggi ho fatto davvero indigestione di novità. Ora però che le abbiamo esaminate tutte, corro a metterle in pratica per qualche tutorial, anche se non so proprio da quale partire. E voi? Da cosa vorreste che partissi? Fatemelo sapere tramite la Redazione e vedrò di accontentarvi.

Nadia Scarpellini per CreativamenteCarta

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