INTERVISTANDO – Valentina Scuteri

NOME: Valentina
COGNOME: Scuteri
DATA DI NASCITA: 16/02/1982
LUOGO DI RESIDENZA: Santa Maria Hoè, provincia di Lecco

D. Ciao Valentina, grazie per aver accettato questa intervista. Per noi è molto importante far conoscere tutte le realtà creative. Iniziamo con qualcosa di semplice. Raccontaci: chi sei, da dove vieni e cosa fai nella tua vita non creativa?
R. Ciao, grazie mille per questa bella opportunità, mi presento subito: sono Valentina, abito in un paesino di poche anime tra le colline della provincia di Lecco e la mia vita è creativa da quando ne ho memoria. Fin da piccola avevo intenzione di intraprendere studi nell’ambito artistico ed è quello che ho fatto, diventando prima grafica e successivamente content creator di tutorial “fai da te”.
Sono mamma di un ragazzo di quattordici anni che già mi batte sul tempo per idee e originalità.

D. Ti conosciamo per molti lavori, in primis perché sei una bravissima grafica. Ti vediamo spesso su Canva e i tuoi disegni si riconoscono lontano un miglio. Puoi spiegarci come si arriva a essere creator su Canva? Sappiamo già che le nostre lettrici apprezzeranno questo piccolo approfondimento.
R. Vi ringrazio, i complimenti fanno sempre piacere. Mi piace tenermi aggiornata, non demonizzare le novità, ma approfondirle e così è stato per Canva. Inizialmente lo consideravo come uno strumento in concorrenza con la mia attività, poi ho trovato una sponsorizzata che promuoveva la ricerca di creator e ho voluto provare. Ho pensato che sarebbe stato un buon modo per conoscere il sito e provare ad avere dei guadagni extra.
Non è stato semplice perché Canva ha degli standard visivi molto precisi da rispettare e ha delle revisioni molto rigide quindi, per chi vuole cominciare, consiglio di mettere in conto una buona dose di pazienza e di determinazione.

D. Parlaci ora del tuo spazio #oziocreativo.
R. L’hashtag #oziocreativo è abbastanza recente, mentre il mio blog è online dal 2010, ma in principio aveva un nome improponibile (mami chips & crafts). Ho preferito cambiarlo mettendo il mio nome e abbinando un hashtag. Questo nasce dal fatto che io non sia assolutamente capace di oziare, infatti, quando ho un momento libero, mi prudono le mani e partono le idee!
Il blog era partito come una valvola di sfogo da “mamma che è rientrata in ufficio dopo la maternità”, avevo bisogno di creare e condividere i miei progetti, compensava un lavoro che ormai mi stava stretto. Con il tempo è diventato il mio laboratorio virtuale, per raccogliere tutte quelle semplici idee che aiutano a svuotare la testa. A volte bastano davvero cinque minuti.

D. Abbiamo letto dal tuo CV che hai collaborato con Norda, Pattex, Dremel, UHU e molti altri marchi. In merito a questo abbiamo due domande. La prima: come è stato lavorare con queste grandi realtà?
R. Lavorare con grandi realtà è sempre una bella sfida, all’inizio tremano sempre le gambe, ma quando riesci a intercettare le persone giuste, possono nascere bellissimi progetti come il book di riciclo creativo per Tetra Pak o collaborazioni molto durature come con Dremel.

D. La seconda: cosa pensi che abbia attirato loro nel tuo profilo?
R. In realtà non mi hanno scovata loro, ma sono io che mi sono sempre proposta a queste aziende con dei progetti molto chiari e preventivi mirati, quando ho un’idea in mente divento un martello e non mollo.

D. Quanto è importante l’umore durante la creazione di un progetto? Ti ritrovi mai a dover lasciar perdere perché è una giornata no?
R. Più che l’umore, a me incide la stanchezza: se non ho dormito bene o sono andata a letto troppo tardi, oppure se sono reduce da cinque giorni di fiera, so già che le idee faticheranno ad arrivare.
Mi metto a creare solo nel momento in cui l’idea è definita nella testa o meglio ancora su carta, altrimenti il risultato non sarà ottimale e rischierò di perdere del gran tempo.
Nonostante questo, capitano delle tecniche che non danno il risultato voluto o che sono da modificare in corso d’opera, ma questo fa parte del gioco. Divento di cattivo umore solo se devo creare sotto pressione, con linee guida che non condivido fino in fondo, allora è davvero molto difficile.

D. Passiamo ora al tuo lavoro nel mondo Cricut. Sei la “capa” Ambassador, colei che organizza, gestisce e cura tutte le Ambassador Cricut. Come sei entrata in questo mondo?
R. Già, detto così mi fa sorridere, sono community manager per Cricut Italia da settembre del 2022 e ne sono davvero onorata. Ho conosciuto Cricut per caso, tramite un video trovato in rete e ne sono rimasta affascinata, proprio perché risultava il connubio perfetto tra le mie passioni: il mondo del digitale e il mondo del fai da te.
Sono partita all’attacco con una proposta per l’agenzia che nel 2021 gestiva la comunicazione del marchio e non mi sono lasciata scoraggiare da un “no” iniziale e da successivi silenzi. Alla fine, sono riuscita a “entrare” come Ambassador e mi sono lasciata conquistare dai plotter e dai materiali.
Ho cominciato a studiare moltissimo, trovare idee, creare reel, essere disponibile nella condivisione dei miei contenuti… e questo mi ha portata ad essere notata dal team di Cricut che prima mi ha proposto alcune attività più strutturate e poi, quando ha aperto le candidature per il posto di community manager, mi ha selezionata; ora cerco di fare del mio meglio anche se ho ancora tanto da imparare.

D. Cos’è, per te, la condivisione, lo spirito di gruppo e l’unione tra creative?
R. La condivisione è alla base di tutto quello che faccio. Mi piace essere d’aiuto e condividere consigli, idee, progetti, sbagli, illustrazioni, pattern, modelli e tutto quello che può essere utile a chi si approccia a un nuovo strumento o materiale. Ho sempre cercato un progetto che potesse creare una rete creativa e con Cricut ce la stiamo mettendo tutta. Il gruppo degli Ambassador sta diventando sempre più eterogeneo, stiamo mischiando le nicchie creative, tutti riescono a portare idee e consigli nuovi in base al proprio settore.

D. Cosa ci dobbiamo aspettare da te nella parte finale del 2023?
R. Spero più tutorial. Ultimamente gli impegni lavorativi e familiari hanno assorbito le mie giornate, ma conto di tornare produttiva con tante nuove idee, magari pescate da quei bei libroni vintage polverosi che amo sfogliare nelle biblioteche, mischiate a un po’ di Intelligenza Artificiale.

D. Svelaci un segreto per le lettrici di CreativamenteCarta.
R. Un segreto? Le idee migliori arrivano quando smettete di cercarle. Non so se sia proprio un segreto, ma vi assicuro che una doccia rilassante, una passeggiata nel bosco, un buon libro o una serie tv servono molto di più di mille ricerche di immagini eseguite in rete.

Valentina Paolini per CreativamenteCarta

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