BARBARA VACCARI

Barbara Vaccari

16/06/65, Albisola

Ciao, benvenuta nella nostra Redazione, iniziamo con qualcosa di semplice così per sciogliere un po’ il ghiaccio. Raccontaci: chi sei, da dove vieni e cosa fai nella tua vita “non creativa”?

Ciao mi chiamo Barbara Vaccari, in passato ex guida turistica all’estero. Sono nata a Genova, in Liguria, ma vivo ad Albisola con la mia famiglia dove ci siamo trasferiti con mio marito per migliorare la qualità di vita dei nostri due figli.

Sono stata “iniziata” alla creatività da mia mamma che già da piccola mi insegnava a preparare la colla in casa con acqua e farina e da mio nonno materno con il quale preparavamo gli ornamenti per l’albero di Natale, tutt’ora il mio periodo dell’anno preferito. Mio papà lavorava all’estero così abbiamo cambiato spesso casa, una volta sposata mi sono dedicata ai miei figli ai quali trasmettere dei solidi principi familiari di stabilità.

Come è iniziata la tua avventura creativa? Raccontaci come hai iniziato.

Ho sempre mantenuto dei diari e creato nei momenti liberi. Non appena i bambini sono stati un po’ più autonomi ho cominciato a lavorare in una cartoleria dove si facevano dimostrazioni e corsi. Ho iniziato a frequentare le fiere del settore nelle quali ho anche lavorato. Ho anche cominciato a tenermi aggiornata su novità e tecniche ma il grande miracolo è avvenuto quando mi hanno regalato il primo IPad, da quel momento ho scoperto un mondo tutto mio, persone che condividevano le mie stesse passioni, corsi online. Tutto questo mi ha dato forza e coraggio. Ho contattato artiste, ho iniziato a frequentare corsi in presenza e online soprattutto con artiste straniere. È stato come diventare protagonista del mio più grande sogno.
La pratica del country painting mi ha dato il coraggio di prendere in mano i pennelli ma il concetto di ripetere totalmente il progetto di un’altra persona non mi si addiceva, per me è sempre stato importante riuscire a trovare il mio stile nonostante la mia inesperienza. Per un anno mi sono allontanata dal mondo social per fare pratica, sperimentare, per imparare ad esprimermi con la scelta del mio linguaggio, i colori.

Ora entriamo nel vivo della questione! Siamo curiose di sapere di più sulla tua arte. Cosa realizzi nello specifico?

Dunque, cosa realizzo? Domanda difficile per me. Ho trovato la mia isola felice nel Mixed Media proprio perché mi permette di approcciarmi a qualsiasi progetto mi venga in mente utilizzando e mescolando materiali molto diversi tra loro. Ho iniziato creando dei gioielli, li ho chiamati “i miei scrigni dei desideri”, dei pendenti all’interno dei quali creavo uno sfondo astratto inserendo anche elementi naturali e parole incoraggianti. Adesso mi dedico molto al journaling, alla sperimentazione, alla decorazione di bustine di tè e all’astratto. Vorrei aggiungere che quello che amo di più in questa tecnica è la possibilità di creare i miei strumenti di lavoro con materiali riciclati come per esempio stencil, timbri, oggetti con i quali aggiungere simboli e segni ai miei lavori, tutto questo per personalizzare al massimo ogni singolo lavoro.

Fly with Mixed Media
Fly with Mixed Media

Cosa significa per te creare? Quali emozioni provi mentre crei?

Creare è fortunatamente diventato la mia quotidianità, il mio spazio vitale, la mia isola che non c’è.

Ho iniziato a creare con impegno nel fatidico momento in cui i miei ragazzi hanno cominciato ad essere indipendenti, la fantomatica sindrome “del nido vuoto”. Li è stata una necessità, una scappatoia dalla realtà ma poi ho iniziato a sentire che avevo molto da dare, tante parole non dette da tirare fuori e l’orgoglio di dare soddisfazione a me stessa, per dimostrare chi ero, cosa provavo, cosa potevo essere al di fuori della famiglia.

Nello sperimentare con i colori mi scoprivo a sorridere, a eccitarmi per uno schizzo d’acqua colorato, a lasciarmi andare con scarabocchi sulla carta e quella sensazione è tutt’ora talmente potente e rigenerante che non posso più farne a meno.

Braccialetto
Braccialetto

All’inizio della tua carriera creativa hai riscontrato delle difficoltà nell’impostare il tuo brand, il tuo lavoro, la tua organizzazione oppure tutto è filato liscio e ha preso il volo senza tante difficoltà?

Se mi guardo indietro di difficoltà ne ho incontrate ma oggi posso dire che me le sono create io, il non credere a sufficienza in me stessa, nelle mie capacità, mi faceva sentire inferiore a chiunque incontrassi. Mi buttavo con entusiasmo in qualsiasi nuova attività però mi lasciavo sopraffare dall’insicurezza e come in qualsiasi altro ambiente lavorativo e non, ci sono persone che se ne approfittano. Dedicarsi a una passione implica ricorrere alle proprie emozioni, attingere al cuore e ai sentimenti, si sa, non sempre si sposa con gli affari.

Se hai riscontrato delle difficoltà come le hai superate? Se invece non le hai avute puoi dare qualche consiglio per chi legge?

Le mie difficoltà le supero un passo alla volta, un progetto dopo l’altro, scoprendomi qualche volta a farmi un complimento e questo mi basta, ciò che conta è la mia soddisfazione, l’essere riuscita dove mai avrei pensato di poter arrivare.

Nel tuo percorso creativo hai trovato persone che ti hanno fatto da “mentore” aiutandoti e supportandoti quando ne avevi la necessità?

Ho trovato persone che mi facevano complimenti, che mi incoraggiavano e devo dire che il mondo del Mixed Media è ricco di artisti generosi e collaborativi.

Arte Moderna
Arte Moderna

Cosa vedi nel tuo futuro creativo? Quali sono i tuoi obiettivi per il 2022?

Quello che vorrei per questo nuovo anno è acquisire capacità organizzative. Vedi, il mio approccio alla pratica quotidiana è sempre molto intuitivo, amo lasciarmi guidare dai sentimenti del momento e se il risultato sul foglio è di mio gradimento mi rilasso felice ma questo non basta per farne un lavoro, bisogna anche essere organizzati e abili manager, chissà che il 2022 non sia l’anno giusto.

Il mio sogno nel cassetto? Riuscire a trasmettere la mia passione per questa tecnica così terapeutica, aiutare tutte quelle donne che stanno un passo indietro, che parlano solo attraverso gli occhi, che hanno bisogno di colorare le loro giornate per sentirsi bene con se stesse e con gli altri.

Svelaci un segreto, anche piccolo, in anteprima per le lettrici di CreativamenteCarta.

Il mio consiglio è troppo scontato ma fondamentale: non guardare gli altri ma credere in se stessi.

Non sono assolutamente perfetta ma sono libera e grata di potermi finalmente dedicare totalmente alla mia grande passione.

Grazie molte per l’attenzione.

Grazie Barbara per averci dedicato il tuo tempo.

La Redazione

Se anche tu vuoi essere intervistata dalla Redazione di CreativamenteCarta scrivi una mail a infocreativamentecarta@gmail.com richiedendo il modulo delle interviste.

Alla prossima intervista!

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