ROBERTA CERCATO

Roberta Cercato

01-04-1977, Mira (VE)

Ciao, benvenuta nella nostra Redazione, iniziamo con qualcosa di semplice così per sciogliere un po’ il ghiaccio. Raccontaci: chi sei, da dove vieni e cosa fai nella tua vita “non creativa”?

Ciao, innanzitutto grazie per questa opportunità! Mi chiamo Roberta, ho 44 anni e abito in provincia di Venezia a Mira con il mio compagno Marco e due gatti. Lavoro da quindici anni in un’associazione di categoria, Legacoop Veneto, e mi occupo di revisioni cooperative….un lavoro che amo moltissimo perché mi permette di incontrare tantissime persone e conoscere moltissime realtà. E’ un lavoro molto impegnativo, in quanto bisogna sempre essere a conoscenza di tutte le novità normative ma, come dicevo prima, mi piace molto e mi dà anche tante soddisfazioni.

Come è iniziata la tua avventura creativa? Raccontaci come hai iniziato.

Sono sempre stata un’amante della creatività, alle medie adoravo l’insegnate di disegno, alle superiori ho avuto un professore che ci faceva disegnare i monumenti in scala e poi colorarli con la china, tanto che avrei voluto iscrivermi ad Architettura….ma poi ho optato per Economia e la creatività è rimasta un bellissimo hobby. Ho avuto il periodo del decoupage, in cui ho decorato qualunque cosa! Poi, quando ho iniziato a lavorare, ho lasciato un po’ tutto in standby fino a circa quattro anni fa. La mia vicina di casa aveva avuto un negozio in cui svolgeva molti corsi di country painting, decoupage, patchwork e moltissime altre cose; un bel giorno mentre stavamo bevendo un caffè, ci siamo guardate ed abbiamo avuto il lampo di genio: compriamo la Big Shot, qualche fustella, un po’ di feltro e creiamo qualcosa per Natale. Abbiamo prodotto qualcosa come duecento porta panettoni: grandi, piccoli, medi…insomma ne avevamo una quantità industriale, e li abbiamo venduti tutti! Contemporaneamente ho iniziato ad interessarmi alla carta, alle prime fustelle, ai primi pad….e da là mi si è aperto un mondo!

Ora entriamo nel vivo della questione! Siamo curiose di sapere di più sulla tua arte. Cosa realizzi nello specifico?

Adoro colorare con i pennarelli ad alcool, quindi le mie creazioni preferite sono card e tag utilizzando sia timbri clear che timbri digitali. Questi ultimi li ho scoperti da poco, ma devo dire che la resa è fantastica: si possono ingrandire, rimpicciolire e girare, mi piacciono davvero moltissimo! Mi piace anche sperimentare nuove tecniche, quindi spesso quando vedo un video o un tutorial ne faccio tesoro e poi do libero sfogo alla fantasia con gesso, paste, cere, stencil.

Cosa significa per te creare? Quali emozioni provi mentre crei?

Trascorrendo la maggior parte della mia giornata in ufficio o in giro per aziende, quando torno a casa, chiudermi nella mia Scrap Room significa avere un po’ di tempo per me, per la mia passione, per rilassarmi e se la giornata è stata la classica “giornata no” cerco di colorarla il più possibile e tirar fuori un po’ di serenità e felicità.

Quanto ritieni sia importante la creatività per la sfera emotiva?

Moltissimo! Basti pensare che se sono arrabbiata o ho semplicemente una giornata no e mi rinchiudo a “pasticciare”, mi estraneo completamente dal mondo che mi circonda e la giornata cambia completamente verso! Quindi, menomale che sono entrata nel vortice dello scrap!

All’inizio della tua carriera creativa hai riscontrato delle difficoltà nell’impostare il tuo brand, il tuo lavoro, la tua organizzazione oppure tutto è filato liscio e ha preso il volo senza tante difficoltà?

Beh, penso che all’inizio un po’ tutti incontrano difficoltà: sono entrata in un mondo sconosciuto, con termini stranissimi che non riuscivo ad associare agli oggetti. Poi piano piano ho iniziato ad ingranare e a prendere la mia strada. All’inizio osservavo i più esperti, frequentavo corsi, cercavo di imparare e di capire le varie tecniche, ponevo molte domande, cosa che comunque continuo a fare anche oggi.

Se hai riscontrato delle difficoltà come le hai superate? Se invece non le hai avute puoi dare qualche consiglio per chi legge?

Difficoltà ce ne sono sempre in ogni cosa, il segreto sta nel vedere il bicchiere mezzo pieno ed affrontarle con il sorriso! Una cosa che ho notato è che i miei lavori vengono apprezzati moltissimo all’estero, e sinceramente di questa cosa non mi capacito, si vede che il mio stile non è per l’Italia.

Nel tuo percorso creativo hai trovato persone che ti hanno fatto da “mentore” aiutandoti e supportandoti quando ne avevi la necessità?

Da fine 2020 ad oggi ho avuto la fortuna di entrare in diversi DT, sia italiani che stranieri. Ho conosciuto moltissime persone, ma devo ringraziarne una in particolare: Evelin Agosto di Mirtillamente. La stimo moltissimo perché ha una forza d’animo pazzesca, un vulcano di idee e di energia, e sono davvero fortunata ad averla incontrata.

Cosa vedi nel tuo futuro creativo? Quali sono i tuoi obiettivi per il 2022?

Il mio obiettivo è quello di migliorare sempre, sono dell’idea che non si arrivi mai, che c’è sempre da imparare da tutti e soprattutto che non bisogna guardare a chi è più bravo con invidia ma con umiltà e ammirazione. Per il 2022 mi auguro di riuscire a mantenere gli impegni presi quest’anno, e chissà magari aggiungerne qualche altro…

Svelaci un segreto, anche piccolo, in anteprima per le lettrici di CreativamenteCarta.

Un segreto…ma non prendetemi in giro: da piccola dovevo colorare solo con i pastelli, i pennarelli erano assolutamente banditi…il motivo? Mia mamma non sopportava il rumore del pennarello sulla carta: ecco, credo che il Karma abbia fatto il suo giro!

Grazie Roberta per averci dedicato il tuo tempo.

La Redazione

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Alla prossima intervista!

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