TERELISA AGOSTI

Terelisa Agosti

15/03/1968, Malo (VI)

Ciao, benvenuta nella nostra Redazione, iniziamo con qualcosa di semplice così per sciogliere un po’ il ghiaccio. Raccontaci: chi sei, da dove vieni e cosa fai nella tua vita “non creativa”?

Ciao! Eccomi alla mia prima intervista, vi ringrazio! Sono Terelisa, mamma di Francesco ed Elia di 17 e 20 anni e moglie di Andrea.  Dividiamo il nostro piccolo appartamento con due gatte Arya e Juki e la nostra adorata cagnolina, ormai quattordicenne, Nada. Abito in una piccola e tranquilla città in provincia di Vicenza: Malo. E’ una cittadina di pianura, immersa nel verde, a due passi dalle Piccole Dolomiti, con scorci e boschi che ispirano ed infondono serenità in ogni stagione.

Nella mia vita “non creativa” ho un diploma triennale di “addetto contabilità d’azienda”, anche se il mio sogno sarebbe stato frequentare un istituto d’arte, o di grafica pubblicitaria, ma purtroppo la “vena” artistica non era ritenuta abbastanza remunerativa per il mio futuro. Ho lavorato per anni come impiegata amministrativa, poi all’arrivo dei figli mi sono dedicata a loro. Nel frattempo, per arrotondare, ho fatto di tutto: pulizie, cameriera, aiuto-cuoca.

Come è iniziata la tua avventura creativa? Raccontaci come hai iniziato.

In realtà non so come sia iniziata la mia avventura creativa: ero una bimba con la testa sempre fra le nuvole, che adorava ritagliare, incollare, colorare qualsiasi cosa. Una bimba che truccava con le matite colorate le modelle delle foto dei giornali. Una bimba che frequentava un doposcuola dove insegnavano ceramica, arte, traforo (solo ai maschi! Che invidia!), cucito.

Il tempo passa e la bimba diventa donna e mamma. Arriva la moda del decoupage, della pasta di sale, delle palline di polistirolo ricoperte di tessuti colorati. I bimbi frequentano la scuola materna e viene coinvolta nell’organizzazione dei mercatini. Crea un grande coccodrillo di cartone per una recita, i cappelli da pirata, uno sfondo, scrive un copione, arrivano i primi apprezzamenti e qualcosa si smuove dentro di lei. Sente che creare la fa stare bene, inizia ad ascoltare una parte di se stessa a cui non permetteva di rivelarsi.

Gli anni trascorrono veloci e tra impegni famigliari e lavoro non trova tempo da dedicare a sé e alle sue passioni. Un giorno di fine estate del 2015, mentre stira la solita noiosa pila di indumenti, si imbatte in un video YouTube di Vicky Papaioannou, dove mostra il suo art journal: è stato amore a prima vista, e le si è aperto un mondo, il mondo del Mixed Media. Guarda centinaia di video, prende appunti, si iscrive a Facebook e inizia seguire vari gruppi creativi, e scopre il cardmaking, le atc e lo scrapbooking. Ad ottobre va per la prima volta in fiera Abilmente a Vicenza. Passa tutta la giornata tra uno stand e l’altro, chiede informazioni: l’embolo creativo ormai è partito. Acquista il primo gesso, il primo timbro e il primo stencil! I ritagli di tempo si colorano di “spatasci” e le mani pure! Ama il Mixed media e ci si butta a capofitto: è ospite per il mese di settembre nel dt di Simon Says  Stamp, disegna dei timbri e stencil per Piccole Passioni, una creazione viene scelta per il catalogo di Ciao Bella Paper, e con altre tre amiche dà vita al gruppo Mixed Media Italia, tutti segnali che le indicano che il suo sentire creativo viene apprezzato.

Nel 2018, per un problema di salute, è costretta a letto per mesi: le giornate sembrano interminabili. Per passare il tempo scarabocchia con la penna Bic, finché, trattino dopo trattino iniziano a delinearsi delle forme piacevoli, dei chiari scuri interessanti. Trova beneficio perché, concentrandosi nel segno, la noia e le preoccupazioni passano in fretta. Ecco, credo di poter affermare che la mia avventura creativa abbia avuto molti inizi e tutt’ora sia in evoluzione.

Ora entriamo nel vivo della questione! Siamo curiose di sapere di più sulla tua arte. Cosa realizzi nello specifico?

Nello specifico?  Creo!  Non mi piace incasellarmi o etichettarmi in un genere preciso: realizzo creazioni con varie tecniche pittoriche, mixando materiali, svolazzando tra lo scrapbooking, il cardmaking e la colorazione con i markers, gli acquerelli, gli acrilici, la Gel Press e la Bic. Creo biglietti d’auguri, copertine di quaderni realizzati a mano, tags e home decor.

Album Scrap con anelli
Album Scrap con anelli

Cosa significa per te creare? Quali emozioni provi mentre crei?

Creare è donare un pezzetto di cuore. Creare è regalare emozioni. Creare è dare respiro al mio “io” più intimo, far uscire la migliore versione di me. Creare mi fa sentire bene e “centrata”, mi dona equilibrio psicofisico. Le mie combinazioni di colori e gli stili che seguo variano da un giorno all’altro, proprio perché creare è espressione del mio sentire, del mio stato d’animo. Indosso le cuffiette, ascolto musica strumentale, e inizio a disegnare. I primi tratti sono spesso forti e decisi, scattosi e nervosi, poi a mano a mano che i minuti scorrono mi rilasso e divento un tutt’uno con il segno e la musica: l’orologio si ferma, l’ispirazione e le emozioni affiorano.

Quanto ritieni sia importante la creatività per la sfera emotiva?

Credo che dalla risposta precedente si capisca che ritengo fondamentale la creatività per la sfera emotiva: è il “cerotto” per eccellenza. L’atto di trasformare e plasmare riesce a creare la connessione con il proprio io bambino e a rendere più leggero l’approccio alla quotidianità.

Cuore Mixed Media
Cuore Mixed Media

All’inizio della tua carriera creativa hai riscontrato delle difficoltà nell’impostare il tuo brand, il tuo lavoro, la tua organizzazione oppure tutto è filato liscio e ha preso il volo senza tante difficoltà?

Ho appena iniziato la mia carriera creativa. Il 31 marzo del 2021, appena rimasta senza lavoro, ho aperto il cassetto dei sogni ed ho ascoltato il mio cuore: da qualche parte avevo letto “parti con ciò che hai e da chi sei” ed è nata la “Biglietterrya” Terelisa. Ricordo che ho riempito per giorni pagine di schizzi, finché “pulendo” ed eliminando elementi è rimasto l’essenziale: le mie iniziali sorrette, unite e completate da un pennello.

Le difficoltà maggiori da superare sono state i dubbi, le vocine interiori del “non ce la farai”, “sarà un flop”, “non sei abbastanza brava”, perché, a causa di un’educazione un po’ rigida, non mi sono mai sentita all’altezza delle varie situazioni e la mia autostima ne ha sempre risentito. Con uno sforzo davvero intenso le ho messe a tacere e sono andata avanti. Ho iniziato a fare ricerche per capire prima di tutto che tipo di prodotto vendere: volevo fosse qualcosa di unico e originale, qualcosa che non c’era ancora in circolazione. La risposta è arrivata quasi immediata: i disegni con la penna Bic utilizzati in abbinata con il cardmaking e lo scrap. Fin da subito ho capito che non avrei potuto, ma nemmeno voluto, puntare su grosse produzioni e quindi che ogni pezzo sarebbe stato unico, considerando quanto tempo serviva per realizzarlo. Altro scoglio da superare è stato capire a livello fiscale come poter vendere i miei prodotti senza partita iva, ma in regola, e quali canali di vendita usare per non incorrere in sanzioni: la soluzione, l’unica a quanto pare, era diventare un’Operatrice del Proprio Ingegno e partecipare ai mercatini per OPI.  Rimboccate le maniche ho progettato e costruito con le mie mani la bancarella, i tavoli e gli espositori, partendo dal riciclo di casse di legno per spedizioni che, con l’aiuto di mio marito e dei miei figli, ho trasformato in qualcosa di unico e di cui vado molto fiera.

È stato difficoltoso anche reperire contatti e modalità di partecipazione dei mercatini, difficoltà superata ricercando nel web ed iscrivendomi a vari gruppi di espositori e Pro Loco. In ottobre ho partecipato al primo mercatino senza vendere nulla, ma ho ricevuto da parte dell’organizzatore, nel settore da trent’anni, dei consigli mirati ed importanti e dei complimenti motivati che mi hanno fatto capire di essere sulla strada giusta e mi hanno dato la spinta per continuare. Direi che la partenza non è stata semplice ed un po’ in salita, ma sto per prendere il volo, almeno lo spero. Il riscontro ricevuto fino ad ora è senz’altro positivo, quindi non demordo.

Se hai riscontrato delle difficoltà come le hai superate? Se invece non le hai avute puoi dare qualche consiglio per chi legge?

Le difficoltà si superano con la determinazione, la forza di volontà e tanto tanto impegno.  Sembra retorica, ma non lo è. Troppe volte siamo noi stessi a porci dei limiti e accantoniamo progetti solo per paura di non farcela e di fallire. Io stessa ho rinviato per tanti anni, ma nel momento in cui mi son detta “Se non andrà bene non succederà nulla di così grave! Almeno avrai provato e comunque non sarà un fallimento perché avrai fatto esperienza ed imparato.”, il mio sogno è diventato obiettivo e non mi sono più fermata.

Un consiglio? Impariamo ad ascoltare le critiche e le opinioni altrui, ma solo se sono costruttive e permettono una crescita personale: ci vuole una buona dose di umiltà, ma altrettanta consapevolezza di chi siamo…non svalutiamoci!

Nel tuo percorso creativo hai trovato persone che ti hanno fatto da “mentore” aiutandoti e supportandoti quando ne avevi la necessità?

Devo dire che più che mentori ho trovato delle amiche creative che mi hanno supportata, sopportata e incoraggiata con tanto affetto.

Album "Dream"
Album “Dream”

Cosa vedi nel tuo futuro creativo? Quali sono i tuoi obiettivi per il 2022?

Nel mio futuro creativo vedo corsi di ogni tipo, perché ritengo che la formazione sia sempre importante ed apra la mente. Sono autodidatta quindi ne ho di strada da fare! I miei obiettivi per il 2022? Beh ovviamente riuscire a far volare la mia Biglietterrya!

Svelaci un segreto, anche piccolo, in anteprima per le lettrici di CreativamenteCarta.

Un segreto?  Me lo devo inventare!.

Grazie Terelisa per averci dedicato il tuo tempo.

La Redazione

Se anche tu vuoi essere intervistata dalla Redazione di CreativamenteCarta scrivi una mail a infocreativamentecarta@gmail.com richiedendo il modulo delle interviste.

Alla prossima intervista!

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