TANIA VICHI

Tania Vichi

14/01/1975, Palermo (PA)

Ciao, benvenuta nella nostra Redazione, iniziamo con qualcosa di semplice così per sciogliere un po’ il ghiaccio. Raccontaci: chi sei, da dove vieni e cosa fai nella tua vita “non creativa”?

Ciao, sono Tania, nasco a Roma, ma da qualche anno mi sono trasferita a Palermo. Sono un’artista da quando sono nata, ma la strada non è stata affatto semplice. Spesso il destino ha cambiato i miei piani, portandomi lontano da quel che volevo. Poi sono diventata mamma! Cerco di lavorare tramite la mia pagina, ma sogno in grande! E ce la farò!

Come è iniziata la tua avventura creativa? Raccontaci come hai iniziato.

Fin da piccola adoravo disegnare e, già dall’età di 5 anni, a chi mi chiedeva cosa avrei voluto fare da grande rispondevo “la pittrice”! Mia madre dipingeva e io mi incantavo a guardarla. Ho frequentato il liceo artistico e, in seguito, l’Accademia di Belle Arti a Roma. Purtroppo, l’ho dovuta lasciare per problemi familiari, senza mai riuscire a terminarla. Dovevo lavorare; sono stata commessa in negozi di abbigliamento, ho fatto le pulizie, sono stata segretaria in vari uffici e studi, ho fatto la barista. E nel mentre continuavo a sperimentare. Ho intrapreso anche l’arte del cake design, con collaborazioni con pasticcerie. Ma la carta è sempre rimasta la mia più valida alleata e ho dato vita a coordinati per feste e matrimoni, con il valore aggiunto dei fiori di carta realistici.

Ora entriamo nel vivo della questione! Siamo curiose di sapere di più sulla tua arte. Cosa realizzi nello specifico?

Nello specifico mi occupo di emozioni… sì, proprio di emozioni! Quelle che vedo sui volti di chi riceve le mie creazioni! Che siano wedding suite, cioè tutto ciò che ruota attorno ai matrimoni, quindi partecipazioni, bomboniere, wedding bags, tableau de mariage, segnaposto, segnatavolo, centrotavola, cake topper, tag e adesivi personalizzati, oppure decorazioni e kits per feste di compleanno, battesimi, comunioni, ecc., la mia prerogativa è quella di emozionare!

Cosa significa per te creare? Quali emozioni provi mentre crei?

Per me creare è un punto fondamentale, la mia isola felice, la mia valvola di sfogo. Quando creo entro in una bolla virtuale dove spazio e tempo non esistono più.

Quanto ritieni sia importante la creatività per la sfera emotiva?

Per me è fondamentale perché quando sono arrabbiata e creo riesco a rilassarmi e a trovare il giusto equilibrio, mi fa sognare e torno bambina. Ogni volta vedo lo stesso oggetto da un nuovo punto di vista.  Mi dona continuamente nuovi orizzonti da esplorare e mi sento attratta come una calamita da tutto ciò che è creativo!

All’inizio della tua carriera creativa hai riscontrato delle difficoltà nell’impostare il tuo brand, il tuo lavoro, la tua organizzazione oppure tutto è filato liscio e ha preso il volo senza tante difficoltà?

Sul brand devo ancora lavorare tantissimo, perché ci sono moltissime creative brave! Al momento la difficoltà più grande la trovo nelle persone che vogliono spendere pochissimo ma vorrebbero comunque l’effetto wow! Ecco, la più grande difficoltà è il far capire il valore del fatto a mano e della personalizzazione.

Se hai riscontrato delle difficoltà come le hai superate? Se invece non le hai avute puoi dare qualche consiglio per chi legge?

La difficoltà più grande è stata il darmi un valore, fondamentale per una creativa. Subito dopo incontrare il mio cliente, creatura mitologica (scherzo, ma non troppo!), cioè colui che accetta il giusto valore del lavoro. I miei consigli per chi inizia il proprio percorso creativo sono di non sottostimare il valore delle proprie creazioni per paura di perdere una commessa e mettere sempre l’anima e l’amore in ciò che si fa.

Nel tuo percorso creativo hai trovato persone che ti hanno fatto da “mentore” aiutandoti e supportandoti quando ne avevi la necessità?

Devo essere sincera, non ho mai trovato un mentore, fino a quando sulla mia strada non è arrivata Lucilla Giuliani; lei è il mio mentore per eccellenza! Ha abbattuto certi muri e ne sta abbattendo molti altri, piano piano; muri che mi ero costruita attorno alla mia zona confort e che stavano diventando una gabbia. Lei è riuscita con le parole, e tanto incoraggiamento, a buttarla giù. Non so se da sola sarei riuscita in questa impresa.

Cosa vedi nel tuo futuro creativo? Quali sono i tuoi obiettivi per il 2022?

Nel mio futuro creativo vedo tanto colore e nuove sfide, nuovi corsi e percorsi per affinare alcune cose che porteranno a tante sconfitte e delusioni, ma anche a nuove vittorie! Nel 2022 vorrei poter mettere una firma indelebile alla mia creatività… vorrei che il mio marchio delineasse le mie creazioni e divenissero un elemento distintivo che fa dire a chi vede una foto “queste sono le Chicche di Tania”!

Svelaci un segreto, anche piccolo, in anteprima per le lettrici di CreativamenteCarta.

Il mio sogno più grande è aprire un laboratorio fisico, un centro dove si possano frequentare corsi e dove io possa sentirmi immersa in ciò che amo!

Grazie Tania per averci dedicato il tuo tempo.

La Redazione

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Alla prossima intervista!

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