INTERVISTA – Tommaso Bottalico

Ciao Tommaso, benvenuto nella nostra Redazione, iniziamo dalle presentazioni. Raccontaci: chi sei, da dove vieni e cosa fai nella tua vita “non creativa”?
Mi chiamo Tommaso Bottalico, sono un giovane ragazzo di 40 e passa anni, vivo a Riccione e ho quasi sempre fatto attività creativa. Sono anche un ex atleta di ginnastica acrobatica e di danza. Ho studiato recitazione, ho frequentato una scuola di musical, insomma mi sono sempre affacciato all’arte. Vengo da una famiglia di ristoratori, quindi, in realtà, ho anche intrapreso la carriera nel settore della ristorazione come cameriere. Ho fatto il pizzaiolo e anche il barista.
Poi la mia attività è sfociata nell’animazione. Ho lavorato nella mia zona e in seguito per un grande tour operator che mi ha portato in giro per il mondo e ho sempre intrapreso lavori con ruoli di responsabilità.
La mia carriera artistica è cominciata piuttosto presto, quindi posso dire che, lavorativamente parlando, mi sono sempre orientato nel mondo della creatività. In particolare all’inizio ho lavorato specificamente nell’ambito della pittura (pittura, decoupage e decorazione). Ho aperto una scuola di pittura dedicata a delle tecniche facilitanti, che avevo imparato in America, e che insieme all’azienda con cui collaboravo, ho portato in Italia. Ho collaborato con un’azienda di torte come testimonial e ho applicato la mia tecnica pittorica ai dolci. La parte della pittura e del disegno è stata la prima attività creativa che ho sviluppato autonomamente.

Come è iniziata la tua avventura creativa?
La mia attività creativa mi ha sempre accompagnato. Come lavoro lo è diventata per caso perché facevo già dei corsi in alcune realtà locali di varia natura e uno di questi negozi, dove lavoravo autonomamente, mi propose di fare un provino per un’azienda del settore che cercava dei dimostratori per la mia regione. Ho fatto questo provino in Toscana e sono diventato dimostratore di questa azienda, poi via via sono salito di ruolo e sono diventato responsabile di tutti i dimostratori. Ho creato, successivamente, una scuola dove formavo e selezionavo questi dimostratori che poi andavano in giro per l’Italia. Abbandonata questa realtà ho collaborato con altre aziende fino al 2013 quando ho conosciuto Labralux con la quale ho iniziato la mia attività di personal branding creando la linea di Tommy Art, nata inizialmente con la linea dei colori acrilici, ai quali con il tempo si sono aggiunti i colori per il muro, poi per i mobili, i Chalk, e poi da lì piano piano anche una serie di prodotti per il paper craft.

Ti abbiamo conosciuto con le vernici shabby e i Brilli. Come è avvenuto il passaggio al mondo della carta e delle fustelle?
Diciamo che il paper crafting è sempre stato una mia passione. Ho cominciato forse a fare i primi bigliettini da abbinare ai regali per i miei parenti quando avevo 12-13 anni e in estate andavo in una specie di centro estivo dove si lavorava tantissimo la carta. Si partiva proprio dalla realizzazione della carta, quindi si macinavano delle vecchie carte che poi venivano rimpastate per creare nuovi fogli.
Il passaggio è avvenuto gradualmente perché la linea del paper craft si è inserita in diversi punti vendita che erano un po’ più specifici per lo scrapbooking e così ho iniziato ad approfondire la tecnica, vedevo quello che c’era e da lì ho iniziato. Mi ha aiutato molto l’aver frequentato una scuola di grafica pubblicitaria, quindi, in realtà, il passaggio nel disegnare timbri e fustelle, nell’applicare la parte grafica alla parte artistica è avvenuto gradualmente e sotto suggerimento di alcuni di questi negozi che apprezzavano la mia linea di vernici ma avrebbero voluto qualcosa di più specifico.

Abbiamo visto che hai anche una linea di carte basic. Dove possiamo trovarle? C’è la possibilità di avere un campionario?
Ci sono delle carte stampate che vengono prodotte in Italia e poi ci sono una serie di carte basic. Diciamo che queste carte basic non hanno un vero e proprio campionario perché fanno parte di una linea di carte basiche che non sono prodotti esclusivi ma appartengono a cartiere da cui mi fornisco e con queste creo la base per i nostri lavori creativi. A volte inserisco carte un po’ più particolari che possano dar pregio all’utilizzo della carta tradizionale.

Come nascono le tue fustelle? Ascolti anche le necessità delle varie creative?
Sono un eterno curioso e questa curiosità mi ha sempre accompagnato. Ho avuto la possibilità, almeno fino al 2020, di girare tantissimo anche all’estero e questo mi ha sempre dato molti spunti. Essendo curioso e appassionato di diverse cose, anche in ambiti diversi, cerco sempre di trovare un anello che possa chiudere il cerchio. Ascolto sempre quello che mi viene chiesto e solitamente è un upgrade di quello che ho già proposto.
Per quanto riguarda invece la parte di brainstorming… la faccio costantemente. Ho un taccuino cartaceo e uno analogico, dove appunto tutte le idee che mi vengono lavorando oggi per le collezioni future. Per esempio, arriverà il Natale, siamo pieni di Natale… nonostante la mia collezione sia stata già disegnata, tutto quello che vedo in questo prossimo Natale sarà praticamente lo spunto per quello successivo. Visito fiere, anche all’estero, guardo siti, seguo diversi influencer, diversi stylist e quindi cerco di unire questi mondi che, tutti insieme, mi danno spunti per creare nuove cose.

Come nasce la collaborazione con Siser® ?
La collaborazione con Siser®  è nata per caso, nel senso che quando ho deciso, in pandemia, di approfondire seriamente il mondo dei plotter, studiandone bene le caratteristiche e affidandomi alle mie competenze grafiche, ho cercato di mettere insieme e di creare varie classi e varie lezioni per poter insegnare a usare questi strumenti. Nel mondo dei plotter ci sono diversi materiali che si possono usare come il vinile e il termovinile; mentre il primo lo conoscevo, del secondo ne sapevo un po’ meno, quindi nell’approfondire quest’ultimo ho conosciuto questa azienda. Inizialmente ho chiesto una cartella colori per realizzare dei video. Fatalmente loro, in quel periodo, cercavano delle persone che li potessero aiutare sotto il profilo della realizzazione di video e video tutorial, soprattutto nell’ambito craft. Siser® era, all’epoca, un’azienda molto forte nel settore professionale e non si chiedeva all’azienda di essere creativa. C’erano, infatti, case di moda, stilisti, case sportive, insomma, molte realtà differenti che usavano la loro creatività per realizzare contenuti e che si appoggiavano a Siser® per l’acquisto dei materiali. Quando Siser® – seguendo anche Siser® Nord America che aveva uno sviluppo del craft e che tutt’ora ha uno sviluppo del craft maggiore rispetto a quello del mondo fashion – ha deciso di ampliare il lato craft ci siamo incontrati casualmente. L’incontro è avvenuto via mail quando Valeria, una delle referenti, mi ha risposto e mi ha detto: “sai che noi stiamo cercando di fare questo lavoro? Tu ci potresti aiutare!”.
Da quel momento ci siamo incontrati qualche volta e abbiamo pianificato quello che potevamo fare insieme e, più o meno, sono quasi due anni che lavoro con loro.
Lavoro anche con altre realtà: con Koh-i-noor che produce prodotti per la cartoleria, in particolare per Tombow di cui sono i distributori, per CreativamentePlotter, un’azienda che ha tutta una serie di plotter tra cui Silhouette, Juliet e ScanNCut (da poco), in più lavoro per la mia linea e ho collaborazioni con altre aziende, magari più piccole e un po’ più fuori dal mondo craft, ma in qualche modo attinenti, che seguo costantemente anche se in maniera meno continua rispetto alle aziende che ho nominato prima.

Cosa significa per te creare? Quali emozioni provi mentre crei?
Diciamo che, fagocitato da tutto il lavoro che devo realizzare, spesso mi capita di dover far cose in momenti non opportuni, nel senso che la parte creativa e le idee non si comandano proprio a bacchetta quindi diciamo che per fortuna ho molto tempo. Essendo un libero professionista gestisco le mie giornate: al di là degli appuntamenti fissi, delle fiere e degli impegni, il resto del tempo è molto flessibile. Posso dire che le idee mi vengono prevalentemente di notte e l’emozione arriva un po’ dopo, nel senso che quando vedo delle cose realizzate o le persone che postano e che comprano i miei prodotti, ecco, lì ogni tanto mi fermo, quando ho un attimo di tempo e di lucidità, e dico :“eh però…che bello!”, sapere che parte di quello che tu hai creato è a casa di qualcuno e magari regala delle emozioni a quel qualcuno. Il momento della realizzazione a volte è un po’ stressante, però non sono solo, una parte di lavoro la realizzo personalmente, ma altre volte lo commissiono in base alla mia idea o quello che è l’idea della collezione che voglio creare.

All’inizio della tua carriera creativa hai riscontrato delle difficoltà nell’impostare il tuo lavoro e la tua organizzazione, oppure tutto è filato liscio e ha preso subito il volo?
Non ho un percorso travagliato, molte cose in realtà si sono incastrate naturalmente nel senso che ho avuto la fortuna di incontrare alcune persone nel momento giusto. Poi sono riuscito a coltivare quello che mi interessava. La parte organizzativa, in quanto nato sotto il segno della  Vergine, non mi manca e forse spesso le persone ripongono subito fiducia nel mio operato perché hanno la sicurezza che ciò che mi ordineranno verrà realizzato con un certo metodo. Detto questo non ho mai avuto difficoltà, anche perché ho sempre fatto tante cose diverse, e quindi magari quando ne calava una, o finiva, subito veniva rimpiazzata da un’altra. Cerco sempre di creare un intreccio, di fondere tecniche, aziende, possibilità, materiali e questo crea una certa fluidità.

Cosa vedi nel tuo futuro creativo? Quali sono i tuoi obiettivi per il 2023?
In questo momento stiamo preparando, con il mio staff, alcuni prodotti. Alcuni saranno nuovi e ci stiamo lavorando da parecchio. Credo di portare avanti il settore del paper craft ma… tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 ci sarà anche l’idea di riprendere la parte Chalk e coloranti, comunque prodotti per colorare. C’è sempre molta richiesta ed è stata un po’ abbandonata. Vorremmo trovare la possibilità di far crescere e conoscere parallelamente più tecniche e prodotti. Anche i prodotti coloranti per il paper craft in realtà sono stati un po’ trascurati, quindi l’idea è quella di uniformare i prodotti e le tecniche dando luce a tutto in maniera ciclica e non abbandonando completamente un settore per un altro.

Svelaci un segreto, anche piccolo, in anteprima per le lettrici di CreativamenteCarta.
Non ho segreti sono un libro aperto!

Grazie Tommaso per averci dedicato il tuo prezioso tempo, è stato un enorme piacere averti ospite su CreativamenteCarta! Per chi volesse seguire le avventure di Tommaso nel mondo del Craft vi lasciamo qui di seguito i suoi canali social.

Valentina Paolini per CreativamenteCarta

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