INTERVISTA – Elisa Fornezza

NOME: Elisa
COGNOME: Fornezza
DATA DI NASCITA: 15 ottobre 1981

Ciao Elisa, benvenuta nella nostra Redazione, iniziamo dalle presentazioni. Raccontaci: chi sei, da dove vieni e cosa fai nella tua vita “non creativa”?
Buongiorno, mi chiamo Elisa Fornezza e sono qui con voi per condividere il mio amore per il magico mondo dello scrapbooking e del craft in generale. Credetemi, sono molto emozionata per essere stata invitata a questa intervista e spero di poter ispirare tutte le nuove leve che si stanno avvicinando a questo hobby. Sono friulana, sposata e ho la fortuna di essere mamma di due bambini di sette e quattro anni che sono al centro di quasi tutti i miei progetti creativi. Nella vita di tutti i giorni sono una fisioterapista, lavoro che ritengo veramente speciale in quanto mi dà la possibilità di aiutare il prossimo a riconquistare abilità momentaneamente perdute, cambiando in qualche modo la qualità della vita delle persone. 

Come è iniziata la tua avventura creativa?
La mia avventura da scrapper è cominciata nel 2009 durante un viaggio negli USA quando sono entrata casualmente in un negozio craft, Michael’s, e questa piccola deviazione si è trasformata in una “visita” di tre ore, per la gioia del mio allora fidanzato che nonostante tutto ha deciso comunque di sposarmi… si sarebbe dovuto insospettire già quella volta. Pochi mesi dopo ho deciso di partecipare a un corso, Formazione Creativa, organizzato da un negozio di Prato che purtroppo ora non c’è più; corso che mi ha letteralmente catapultata in una nuova realtà, insegnandomi le basi dello scrap e dello stamping. Da quel momento non mi sono più fermata e lo scrapbooking è diventato parte della mia vita. Immagino che tutte le scrapper italiane imbattutesi in questo hobby già da un decennio abbiano dei bellissimi ricordi di quell’evento, che è stato veramente imperdibile. A pensarci bene non mi sembra vero che siano già passati così tanti anni, ecco perché la mia scrap room è straripante!

Ora entriamo nel vivo! Vogliamo sapere di più sulla tua arte. Cosa realizzi nello specifico?
La mia passione per lo scrap è legata alla volontà di ricordare attraverso le foto e, in conseguenza di ciò, i miei progetti sono principalmente legati al memory keeping. Per questo motivo mi dedico per lo più a layout, mini album e project life; mi capita di realizzare anche progetti diversi come card, packaging e home decor, ma questi ultimi non li considero il mio pane quotidiano. Trovo emozionante sfogliare un vecchio album in cui ho raccontato con foto e testi un determinato momento ed è questo che mi sprona sempre a creare nuove pagine.

Cosa significa per te creare? Quali emozioni provi mentre crei?
Generalmente, come per ogni donna aggiungerei, il tempo da dedicare alle nostre passioni è sempre molto limitato. Lo scrapbooking è il mio angolino di relax in cui mi rifugio dopo che i bimbi si sono addormentati, di solito nel weekend, così posso stare alzata fino a tardi (tardissimooo) per andare avanti con i miei amati progetti senza interruzioni. Sembra incredibile ma, anche se sono le due di notte, questo hobby mi aiuta a rilassarmi e a staccare la spina. Quando le mani e la mente sono su una pagina, tutto il resto va un po’ in standby, praticamente è la mia medicina alternativa allo stress. Questo hobby, inoltre, è stato un grandissimo aiuto durante il periodo del Covid, mi ha trasmesso tanta serenità anche quando fuori dalle quattro mura la situazione degenerava. Non si tratta solo del momento pratico in sé, delle ore passate con le mani tra carte e fustelle, ma dell’intero processo creativo, che per me dura un po’ tutto il giorno, nei momenti in cui non sono impegnata e concentrata su altro mi capita spesso di pensare ai progetti futuri, mentre riordino, mentre cucino, mentre sono in fila… e pensare alle cose belle mi fa stare bene. Inoltre, siccome il tempo è poco, quando salgo in scrap room voglio avere le idee chiare, sapendo già cosa creare, quale tecnica utilizzare e quale struttura proporre senza perdere tempo per decidere. Insomma, il lavoro è già nella mia testa anche se, qualche volta, la creatività prende il sopravvento e il risultato di un progetto viene stravolto rispetto a quello immaginato nella mia testa… ma è questo il bello, ciò che mi fa sentire libera!

All’inizio della tua carriera creativa hai riscontrato delle difficoltà nell’impostare il tuo lavoro e la tua organizzazione, oppure tutto è filato liscio e ha preso subito il volo?
Premetto che non ho nessun brand/carriera/negozio e che quello che creo lo faccio per me e per la mia famiglia, quindi parlerei di difficoltà relative, dopotutto si tratta sempre e solo di un hobby. Sicuramente la principale difficoltà iniziale è stata la gestione del tempo; mi ricordo che per partecipare alle sfide quindicinali ci impiegavo esattamente quindici giorni per creare un layout con risultati sui quali non voglio soffermarmi a lungo, mentre ora un layout prende vita nel tempo di un film, al massimo ci impiego tre ore se si tratta di un layout mixed media. Quindi posso congratularmi con me stessa riguardo alla gestione dei tempi perché ritengo di essere molto migliorata. Ovviamente, oltre alla dimestichezza, c’è da dire che nel 2009 era difficilissimo reperire il materiale scrap e anche il web era molto meno accessibile. Per aprire un sito e cercare un layout o un mini bisognava sperare nella connessione e non era facile reperire progetti di altre creative, come ora, per potersi ispirare.

Riguardo alle difficoltà, come le hai superate?
Sicuramente il tempo ha giocato a mio favore, sia per quanto riguarda la rapida evoluzione del web sia per la presenza di negozi specializzati nello scrapbooking. Anche iniziare a far parte di design team nazionali ha giocato un ruolo fondamentale per me, sia per i materiali che per la possibilità di restare in contatto, tramite i vari gruppi dei DT, con ragazze con la mia stessa passione ed “esperte”, se così si può dire. Per il materiale vorrei fare un appunto: all’inizio creavo quasi con nulla e tutto diventava difficilissimo e laborioso, ovviamente; ora, invece, le proposte sul mercato italiano sono diventate praticamente infinite e il mio problema è riuscire a utilizzare tutto quel bottino che ho in scrap room almeno una volta. E credetemi, sono un’accumulatrice quando si parla di scrap. Anche senza fare grandi follie, in tredici anni si sono accumulati inevitabilmente parecchi materiali. Eppure, nella mia mente, nonostante gli scatoloni, so esattamente tutto quello che possiedo. Non mi è mai capitato di comprare un materiale due volte per sbaglio. Che poi, diciamocelo, qualsiasi scrapper ha pile di carte che non riuscirà mai a usare nemmeno in una vita intera.

Nel tuo percorso creativo hai trovato persone che ti hanno fatto da “mentore” aiutandoti e supportandoti quando ne avevi la necessità?
La prima persona che ha creduto in me è stata sicuramente Patty, l’organizzatrice di Formazione Creativa, che dopo un paio di anni mi ha accolta nel suo design team; inutile dire che è stato il momento della svolta. Ringrazio anche Serena Chiacchiari di Scrap It Easy che mi ha accolta nel suo design team diventando una vera amica che mi supporta e sopporta in tutte le mie “necessità” ed è anche tanto paziente. Infine, un altro evento importante per me è stato l’accesso sulla scena internazionale con l’ingresso nel design team di Hip Kit Club. È stata una grandissima emozione e un’enorme spinta, non mi sembrava vero di poter creare accanto a delle scrapper che negli anni avevo seguito come se fossero delle guru.

Fai quindi parte di diversi DT, raccontaci come ti trovi e cosa ti piace di queste esperienze.
Partecipare alle design team call è stato sempre un momento di apprendimento per me perché studio lo stile del brand a cui mi propongo e cerco di preparare creazioni che siano di impatto visivo. Non che ne abbia fatte molte, essendo il mio un hobby non voglio caricarmi troppo e preferisco seguirne pochi per poter creare dei progetti di cui essere all’altezza. Negli anni mi sono dedicata anche allo studio delle foto dei progetti; credo sia inutile creare bei progetti e poi fotografarli in modo poco accurato se uno dei nostri obiettivi è mostrarli sui social. Altro step fondamentale è stato il miglioramento dell’inglese, non che io sia madrelingua, ma almeno riesco a scrivere due o tre righe per presentare i miei progetti con termini tecnici adeguati. Questo, per me, è stato uno scoglio, ma non volevo che la paura limitasse tutte le mie chances e così ho cercato di migliorare e mi sono buttata. Certo il livello non è altissimo, ma si sa, c’è sempre tempo per migliorare. Attualmente direi che il piacere della mia partecipazione al design team di Scrap It Easy non è più solo legato allo scrapbooking, ma è un momento che rientra nella mia quotidianità: mi sento con le mie amiche sparse in giro per l’Italia, alcune le conosco bene, altre non le ho mai viste dal vivo, ma è come se componessero una seconda famiglia. È incredibile come delle persone che hai visto solo un paio di volte possano entrate nella tua vita e diventare così vicine… i miracoli del web e dello scrap! Ormai con alcune abbiamo un tale feeling che talvolta ci ospitiamo a vicenda, con tutta la famiglia al seguito, per passare un weekend speciale. Penso che le scrapper abbiano una sensibilità diversa, forse dovuta alla volontà di vivere l’attimo e di saper apprezzare le piccole cose, ed è per questo che ci si capisce al volo.

Hai consigli da dare alle creative che hanno timore di candidarsi ai vari DT?
Vorrei consigliare di non lasciare che la paura tolga la possibilità di raggiungere i propri obiettivi. Consiglio di studiare il brand che più ci aggrada, osservare i progetti delle ragazze che fanno parte del design team per capire di cosa hanno bisogno e poi cercare sempre di migliorarsi per essere più “interessanti” e poi… e poi chiudere gli occhi e inviare la fatidica mail. Non si saprà mai con esattezza cosa stanno cercando, ma tentar non nuoce.

Cosa vedi nel tuo futuro creativo? Quali sono i tuoi obiettivi per il 2023?
Tra gli obiettivi del 2023 c’è quello di creare tanti layout, mini album e pagine di project life. E poi, chissà, mi piacerebbe collaborare con altre scrapper che organizzano delle dirette. Amo molto creare dal vivo in compagnia di altre creative, ma il vero problema è il poco tempo a disposizione e su questo non ho tante alternative, per cui mi accontenterò di quello che riesco fare.

Svelaci un segreto, anche piccolo, in anteprima per le lettrici di CreativamenteCarta.
Questa è una domanda difficilissima, non saprei proprio cosa rispondere, ma forse potrei condividere in anteprima la volontà di fare un po’ di decluttering in scrap room. La stanza è grande, ma non è infinta. Stay tuned!

Grazie mille per questa intervista, sia alla redazione che a tutte le lettrici che dedicheranno un po’ del loro tempo a leggere le mie risposte. Buono scrap a tutte!

Un grande grazie ad Elisa per averci raccontato il suo enorme successo nel mondo Scrap & Co., spero che le sue parole siano d’aiuto per “crederci sempre” e, soprattutto, per imparare che la strada non si apre con uno schiocco di dita, ma con costanza e dedizione.

Valentina Paolini per CreativamenteCarta

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