INTERVISTA – Alessia Schiocchet

NOME: Alessia
COGNOME: Schiocchet
DATA DI NASCITA: 11.04.1982
LUOGO DI RESIDENZA: Magnano in Riviera, Udine

Ciao Alessia, benvenuta nella nostra Redazione, iniziamo con qualcosa di semplice per sciogliere un po’ il ghiaccio. Raccontaci: chi sei, da dove vieni e cosa fai nella vita?
(Posso iniziare dicendo grazie a voi? Al vostro instancabile desiderio di connessioni positive, di raccontare cose belle e allargare orizzonti? Grazie!)
Sono Alessia, quarantenne dalle duplici radici: sono nata in un paesino della Valbelluna, ma mi sono trasferita per amore nella provincia di Udine, dove ora risiedo. Nella mia carriera ho sempre lavorato a vario titolo con i bambini, soprattutto come educatrice, oltre a fare varie cose che finiscono con “–trice” (formatrice, coordinatrice etc.). Anche ora i bambini sono il mio fulcro… solo che sono due e sono i miei, dato che al momento faccio la mamma a tempo pieno!

Com’è iniziata la tua avventura creativa?
Come per altre creative di cui ho letto le interviste nella vostra rivista, anch’io da che ho memoria ho sempre giocato con la carta. Nella mia famiglia sono la “ragazza dei biglietti”, perché quando c’era qualche ricorrenza io non mancavo mai di creare un biglietto personalizzato. E, tuttora, il cardmaking è la mia più grande passione. A un certo punto, grazie ai social, ho desiderato condividere anche al di fuori della stretta cerchia di amici e parenti quello che realizzavo, pensando: “se a me interessa tanto vedere cosa fanno gli altri, magari a qualcuno piacerà quello che faccio io!” E così è nata “carta sfoglia”, che sarebbe il nome d’arte delle mie creazioni.

Approfondiamo quindi la tua arte. Cosa realizzi nello specifico?
Sono soprattutto una cardmaker! Adoro i biglietti di auguri, trovo che siano una parte integrante di un regalo speciale e un gesto di gentilezza in grado di aggiustare cuori, seminare bellezza, cucire relazioni. Cosa non deve mai mancare? Qualche fogliolina, un dettaglio in cartoncino specchiato e un sentiment originale. Oltre alle card, realizzo anche scatole e packaging di vario genere per i regali. Nell’ultimo anno poi mi sono cimentata nei minialbum, che mi danno altrettanta soddisfazione!

Cosa significa per te creare? Quali emozioni provi mentre crei?
Creare per me assume diverse sfumature a seconda del momento e della fase di vita che attraverso: mi ha fatto sostare nella tristezza senza perdermi, dopo la fine di una relazione importante. Mi fa dire a mia mamma quanto le voglia bene, in un modo speciale che a parole mai uscirebbe, ma in un album sì. Mi permette di rin-graziare, ossia di riconoscere la grazia nella mia vita, quando scrappo foto delle mie amiche e gliele regalo. Tutte queste emozioni le provo e poi cerco di riversarle sulla carta.

Quanto ritieni sia importante la creatività per la sfera emotiva?
Essenziale! Non sapete quante volte io l’abbia usata con i bambini e con le famiglie con cui ho avuto la fortuna di lavorare negli anni… è uno strumento potentissimo per entrare in punta di piedi in angoli della sfera emotiva, nostra e altrui, che altrimenti sarebbero bloccati o comunque nascosti. Creatività a tutto tondo, ovviamente! Ed è importante che ognuno trovi il suo canale!

Ci hai detto più volte che sei alle prime armi e ti sei quasi stupita quando ti abbiamo proposto un’intervista. Come stai vivendo l’inizio della “creatività condivisa”?
Direi che vivo l’inizio della mia “creatività condivisa” con molto stupore e tanta voglia di esplorare. Sempre più consapevole di ciò che mi piace, dei miei punti forti, degli stili che amo e di quelli che lascio ad altri. Con un amore viscerale per la carta e i colori, che adesso si sta concretizzando in un corso di pittura con l’acquerello.

Quanto pensi sia importante il supporto di altre creative per crescere e farsi un nome in questo mondo così pieno di prodotti nuovi creati magistralmente da bravissime artiste?
Io credo fortemente nel concetto di comunità e sento che il mondo delle creative lo è (almeno, questo è ciò che sto vivendo). Supporto e condivisione penso siano alla base di tale esperienza, importanti in primis per crescere in tecniche, strumenti, fiducia e molto altro! E, di conseguenza, anche per riuscire a farsi notare nella grande vetrina dei social. Il supporto per me ha anche un’altra faccia: quando vedo quanta generosità c’è nelle creative che fanno delle dirette in tanti luoghi (il vostro blog, gruppi su Facebook), spiegando passo per passo come realizzare meraviglie… trovo che sia bellissimo!

Nel tuo percorso creativo hai trovato persone che ti hanno fatto da “mentore” aiutandoti e supportandoti quando ne avevi la necessità?
Assolutamente sì! Non più tardi dell’ottobre scorso, per il mio matrimonio volevo fare delle candele personalizzate, ma non mi venivano mai come le desideravo. È bastato mandare un messaggio in Direct a una creativa che stimo moltissimo e, grazie alle sue dritte, ho risolto il mio problema (grazie @carthasia!).

Cosa vedi nel tuo futuro creativo? Quali sono i tuoi obiettivi per il 2023?
Prevedo un uso massiccio degli acquerelli, per ottimizzare il mio investimento! Inoltre, vorrei essere più costante nella mia presenza su Instagram e collegare maggiormente i miei lavori creativi alla mia altra grande passione, cioè gli albi illustrati per bambini. Il mio grande obiettivo per quest’anno? Trovare una vetrina per le mie creazioni, fisica o sul web. E, perché no, trovare un lavoro in cui possa giocare con la mia amata carta!

Svelaci un segreto, anche piccolo, in anteprima per le lettrici di CreativamenteCarta.
A chi piacciono le citazioni letterarie? Stay tuned… arriveranno delle cosucce che vi faranno fare un giretto creativo tra le parole altrui che più mi sono piaciute ultimamente!

Grazie ad Elisa per averci fatto scoprire il suo bellissimo mondo di carta.

Valentina Paolini per CreativamenteCarta

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