
Anche Febbraio si apre con una nuova meravigliosa copertina dedicata al Carnevale realizzata da Cinzia Praticelli. Ma vediamo subito insieme cosa ci racconta questa bravissima artista…
“Ciao a tutti, mi chiamo Cinzia Praticelli e come molti bambini, fin da piccola, amavo disegnare e dipingere, anche i muri di casa. Crescendo, questa passione non si è esaurita e sento di dover ringraziare i miei genitori che hanno saputo sostenermi, permettendomi di frequentare scuole ad indirizzo artistico.
Ho frequentato infatti il Liceo Artistico Modigliani di Padova e successivamente l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Parallelamente ho seguito corsi extrascolastici di pittura e teoria del colore. Già in quarta Liceo mi stuzzicava il pensiero di poter fare l’illustratrice di libri per bambini e all’Accademia ho frequentato il primo corso di illustrazione con la Prof.ssa Nardi. Completato il percorso accademico, sono entrata nel progetto “A Scuola di Guggenheim” a cura di Shana Forlani, dove mi sono ritrovata ad inventare laboratori artistici per classi scolastiche secondarie e primarie e, inoltre, a fare la guida didattica all’interno della Fondazione.
Un anno importante per me, perché da quel momento è nato il mio amore per l’insegnamento e la comunicazione al prossimo di quel che apprendo. Oltre al pennello e al colore, la storia dell’Arte è per me materia fondamentale. Ho frequentato poi corsi di specializzazione in illustrazione per l’infanzia a Sarmede (TV) a Macerata e a Padova.
Ho iniziato a collaborare anche con un’associazione artistica di Padova, dove insegno pittura e disegno dal vero e, parallelamente, lavoro con case editrici scolastiche e non.
Ultimamente si è realizzato un ulteriore sogno nel cassetto: la pubblicazione di due giochi da tavolo inventati e illustrati dalla sottoscritta. I giochi sono una parte importante della mia vita, sarà che ho avuto due genitori creativi e originali che per me e mia sorella Sara, bravissima cantante e appassionata di fotografia, hanno saputo inventare di tutto e di più!
Mio padre è inoltre scrittore di favole e con lui ho pubblicato tre albi illustrati.”


Come sapete, noi siamo sempre delle curiosone quindi abbiamo chiesto a Cinzia di approfondire alcuni passaggi che hanno destato la nostra curiosità.
Benvenuta Cinzia e grazie per averci donato questa meravigliosa cover mensile. Dopo aver letto la tua biografia ci siamo incuriosite e vorremmo saperne di più. Come è stato lavorare a stretto contatto con i ragazzi delle scuole primarie e secondarie?
È stato veramente stimolante. Con i ragazzi devi essere sempre sul pezzo, capire quando si stanno annoiando e cercare di stuzzicarli rispettando i loro tempi. Bisogna parlare un pochino la loro lingua mantenendo però una certa autorevolezza, altrimenti sei finita! Lavorare con i bimbi e i ragazzi mi è piaciuto tantissimo.
È vero che la fantasia dei ragazzi a volte stupisce?
La fantasia dei bimbi può farti rimanere a bocca aperta. Un bimbo, per esempio, davanti a un’opera di Klee, Mirò o Kandinsky può vedere di tutto ed avere delle intuizioni meravigliose. Da loro si impara sempre e sono desiderosi di conoscere: te lo chiedono con i loro sguardi e tu non puoi deluderli! Con gli adolescenti a volte è più difficile, devi prima conquistare la loro fiducia. I corsi di pittura per ragazzi che tenevo in una bellissima associazione di Padova, La Bottega del Cigno, erano i più stimolanti e mi ricordo ancora tutti i miei allievi!



Parlaci dei tuoi libri. Qual è stato il più bello da realizzare? Ovviamente diamo per scontato che illustrare un libro è sempre un bellissimo traguardo.
Al momento ho illustrato poco più di una ventina di libri per bambini di cui, di quattro, sono anche autrice e, se posso, colgo l’occasione per ringraziare Giovanna e Maurizio e tutto lo staff della casa editrice Il Ciliegio che mi hanno accolto come si fa in una grande famiglia. Ogni libro che viene editato è per me un’emozione grandissima ed è un modo anche per migliorarmi sempre più. In assoluto, il libro che mi ha divertito tanto realizzare è stato “Batti le mani e gioca con me!” che, oltre ad essere un libro, è un gioco interattivo per bambini piccoli di 2-3 anni, ideato tutto da me. Un altro albo illustrato che ha un posto “d’amore” nel mio cuore si intitola “I Tre Pasticcioni” ed è stato il primissimo albo pubblicato con Il Ciliegio dove l’autore è mio papà e in fondo al libro c’è un ricettario di famiglia, di mamma e nonna, che abbiamo condiviso per realizzare dolci freddi insieme ai bimbi.


Parlaci anche dei due giochi. Raccontaci la loro storia e come sei riuscita a realizzare questo sogno.
Ho sempre avuto la passione dei giochi da tavolo, in famiglia si giocava tanto e mio papà ne inventava molti per me e mia sorella Sara. Crescendo ho trovato una compagnia di amici “giocosi” e con alcuni di loro ci frequentiamo ancora. Nel cassetto ho diversi progetti, ma il bello è arrivato proprio durante un periodo molto buio della nostra storia: il primo lockdown. Stavamo tutto il giorno chiusi in casa, un piccolo appartamento in realtà, io, mio marito Andrea e nostro figlio Lorenzo Mattia che all’epoca aveva tre anni. Un periodo bruttissimo che mi ha portato a ideare un gioco di “cacca”. Sì sì, perché il tema di questo party game è proprio la cacca. Si intitola “Poop Poop” ed è editato dalla casa editrice CreativaMente di Emanuele Pessi. I giocatori vestono i panni di contadini che si contendono le cacche degli animali, ci sono carte speciali molto molto divertenti! Devo esser sincera, la carta più divertente l’ha inventata Andrea, che per questo è diventato di diritto coautore del gioco. Una volta testato, collaudato, fatto provare agli amici, spedii il PDF di presentazione a poche mirate case editrici e tra queste CreativaMente mi rispose subito dicendomi di voler provare il gioco. Dopo poche settimane avevo il contratto.
Il secondo party game è arrivato un anno dopo e si intitola “Ghianda”, sempre pubblicato da CreativaMente, ma questa volta niente cacca bensì boschi, querce, cinghiali volanti, scoiattoli ruba ghiande e bruchi dispettosi. A me piace ancora di più perché ho potuto perfezionare alcuni dettagli, è più fluido e scorrevole: provare per credere!
Ti va di farci sognare raccontandoci del tuo papà? Dove possiamo trovare i vostri albi e soprattutto dove possiamo leggere le sue favole?
Il mio papà… non basterebbe un libro per raccontarlo, ma ci proverò! Ha sempre lavorato tanto ma nel tempo libero si inventava di tutto per me e Sara. Mi ricordo quando da piccola mi costruì dei trampoli e quando insieme facemmo una bambolina di legno che custodisco ancora. Ci ha sempre raccontato le favole della buonanotte, storie inventate da lui e che sono conservate in preziosi raccoglitori, ed ha sempre continuato a scrivere… anche per il suo nipotino, anzi, per lui si è proprio sbizzarrito: dalle favole al flipper di legno, dal cavalluccio a dondolo alle canzoni. Sì, perché papà è anche bravo con la musica e da ragazzo suonava la chitarra e cantava per i “KINDER”, il suo complesso (quando ancora non esisteva la Kinder del cioccolato). Mia sorella Sara ha ereditato le sue doti canore e canta come un usignolo nel suo gruppo, gli “Another Glass”.
Papà ha sempre inventato tante favole, ma lo faceva per noi, non aveva mai pensato di proporsi a case editrici… poi un giorno credo sia andata così: ” Papà… e se illustrassi le tue favole?” – “Ma sì, perché no, mi farebbe piacere!”. E così adesso i nostri albi si possono trovare su internet e direttamente in libreria, ordinandoli oppure sul sito del Ciliegio.
Devo però concludere con due righe anche su mamma, creativa anche lei, dalla cucina (eccellente) alla sartoria e anche con il disegno è molto brava!

Quanto è stato importante per te avere una famiglia creativa che ti ha supportato?
È stato la chiave di tutto! E ringrazio infinitamente. Mi hanno insegnato ad inventare e a trovare spesso soluzioni; non mi hanno mai detto un “No! Non dipingere perché sporchi tutto!“, anzi, potevo colorare, dipingere e lavorare con il DAS… potevo anche dilettarmi in cucina preparando le torte, ma lì non ho avuto molto successo devo ammettere! Non mi hanno mai detto un “No!” per quanto riguarda le scelte scolastiche e hanno gioito e sofferto con me durante tutto il mio percorso fino a quando non ho iniziato a guadagnare qualcosina autonomamente dai vari lavoretti stagionali. Mi hanno supportato anche economicamente, perché si sa che il materiale artistico costa tanto purtroppo mentre per “un disegnino” ti pagano sempre poco! Comunque io ho sempre preferito l’arte o le lezioni di formazione allo shopping di vestiti, ristoranti, feste e vacanze.
Cosa puoi dire a chi come te vuole intraprendere questo percorso ma ha al suo fianco persone che
non lo supportano?
Dico che capisco bene cosa si prova perché, a parte i miei genitori, mi sono scontrata con parenti e amici molto critici, e a volte pure offensivi, che se ne uscivano con frasi che avrebbero demolito anche le più buone e speranzose intenzioni. Cosa dico? Dico di proteggere con i denti e le unghie i propri sogni, le proprie passioni, di diventare un pochino sordi (io lo sono diventata per davvero purtroppo!) e cercare sempre alternative valide se proprio non si può procedere nella direzione voluta. Avere sete di conoscenza e non sottovalutare mai nessuna esperienza, bella o brutta che sia.
In questo caso non consiglio di incaponirsi con genitori, parenti o amici che non sono disposti all’ascolto, è un inutile spreco di energie, bensì di dimostrare tutto con i fatti! Gli stessi amici e parenti che mi deridevano una volta ora mi chiedono una copia di un libro o di un gioco: una bella soddisfazione!
Raccontaci, che progetti avrai per questo 2023? Hai altri sogni nel cassetto da realizzare?
Il 2023 si apre con un corso di illustrazione che terrò a Padova al negozio di Belle Arti “L’Artificio”. È stata una bella sorpresa perché in tre settimane abbiamo riempito tutti i posti e una lista attesa di altri partecipanti che ringrazio tantissimo per la fiducia. Inoltre sarò impegnata nella realizzazione dei nuovi albi illustrati che usciranno nel 2024 e 2025, di cui un paio che non vedo l’ora di disegnare! Ho diversi sogni nel cassetto, tra cui ritornare a dedicarmi un po’ al game design e magari un giorno lavorare a un cartone animato d’autore. Poi se il 2023 mi portasse, oltre alla salute dei miei cari che viene al primo posto, anche una casa più grande… ringrazierei moltissimo! Una casa con uno studio creativo tutto mio e uno spazio gioco per mio figlio, me lo auguro tanto!
Ringraziamo Cinzia per aver dedicato una sua illustrazione a questo nostro piccolo (ma grande) progetto e per averci fatto entrare nella sua vita di artista. È un onore per noi averla avuta su CreativamenteCarta.
Non dimenticate di seguirla sui social così da rimanere aggiornate sui nuovi libri e giochi che realizzerà!