
Un’alternativa facile e d’effetto alla copertina classica rivestita in carta
Ciao ragazze, eccoci al nostro secondo appuntamento con il mondo delle copertine per i nostri album.
Oggi affrontiamo il rivestimento con la stoffa che darà vita a una copertina morbida morbida che dà il meglio di sé con gli album baby, ma come vedremo a brevissimo è di grande effetto anche con fantasie e colori non strettamente legate al mondo dei bimbi.
Vorrei provare a farvi lavorare in pollici, ma per chi non è grande amante di questa unità di misura, indico tra parentesi le corrispondenze in centimetri.
MATERIALE:
- cartone pressato o cartone vegetale (1);
- due pezzi da 6” 1/2 x 6” 1/2 (16,5 cm x 16,5 cm);
- un pezzo da 3” x 6” 1/2 (7,6 cm x 16,5 cm);
- imbottitura (si trova facilmente in merceria, ma se avete in casa un pezzo di filtro per la cappa del fornello può andare bene anche quello) da 18” x 8” 1/2 (45,7 cm x 20,3 cm);
- tessuto (più semplici da gestire sono quelli non sintetici in cotone e lino) da 18” x 8” 1/2 (45,7 cm x 20,3 cm);
- carta (possiamo scegliere la collezione che preferiamo, l’importante, a mio parere, è che la stoffa e la carta si accostino tra di loro);
- taglierina;
- colla bianca (Tacky Glue, Nuvo o simili);
- cutter;
- pieghetta;
- pennello per stendere la colla (possiamo usare anche una spatolina in silicone come quelle che si usano per le maschere da applicare sul viso oppure le care vecchie dita delle mani).

PROCEDIMENTO
Incolliamo i pezzi di cartone vegetale sull’imbottitura (2) distanziandoli tra loro di ¼” (6 mm circa).

Stendiamo bene la colla in uno strato sottile altrimenti il tempo di asciugatura sarà lungo (e noi siamo impazienti di vedere il lavoro finito vero?).
A fine asciugatura (i due strati non si devono muovere) ritagliamo l’imbottitura a filo del cartone.
Appoggiamo sul piano di lavoro il tessuto con il fronte a contatto con la superficie e posiamo, sopra, la struttura di cartone pressato con l’imbottitura a contatto con il retro della nostra stoffa centrandola bene. Mi raccomando, non incolliamoli, ma appoggiamo solamente, altrimenti rischiamo di creare macchie di colla. Per gli angoli utilizziamo un metodo differente rispetto a quello delle copertine rivestite in carta: stendiamo un velo di colla sull’angolo del cartone e ripieghiamo sopra il tessuto (3).

Pressiamo bene con la pieghetta o con le dita finché la colla non ha fatto presa e ripetiamo la stessa operazione su tutti gli angoli. Stendiamo un sottile e uniforme strato di colla su uno dei lati lunghi aiutandoci con il pennello (o lo strumento che si ha a disposizione) e incolliamo il tessuto partendo dal centro del lato (4).

Accompagniamo bene il tessuto con le dita esercitando una leggera trazione verso il centro della struttura, così da tendere la stoffa ed evitare la formazione di pieghe sul fronte, poco belle da vedere.
Ripetiamo sull’altro lato lungo. L’angolo ci deve risultare come mostrato nella foto (5).

Facciamo la stessa cosa anche sui lati corti esercitando sempre una leggera trazione verso il centro.
Ecco, il più è fatto e nelle foto (6 e 7) possiamo vedere come risultano rispettivamente il retro e il fronte della copertina.


Adesso possiamo dedicarci alla decorazione.
Vi do qualche indicazione su quello che ho utilizzato io e che, magari, può essere uno spunto per qualcuno, ma non c’è niente di vincolante, nulla è sbagliato e nulla è giusto in senso assoluto. L’importante è che ci soddisfi e che esprima quello che ci sentiamo di raccontare.
Le carte che ho usato sono della collezione “Raimbows and Clouds” de Il negozio della Mamma di Cle.
Il tessuto non ha brand, è uno scampolo trovato in merceria.
Le fustelle con cui ho tagliato i fiori sono Mintopia e fanno parte della collezione “Vida”, mentre le foglie le ho tagliate con la fustella “Spring Greenery” di ModaScrap.
I fiori di legno del dorsino sono “I Legnetti” di Yuppla Craft, nascono color legno e io li ho colorati usando i tamponi di lora bailora nei colori n. 827 Cemento, n. 406 Orquidea e con il n. 735 Pino; poi li ho embossati con una polvere trasparente. La sagoma ricamata fa parte, invece, dei “Ricamelli”, sempre di Yuppla Craft.







Ragazze, grazie per essere state con me anche oggi!
Se volete dei chiarimenti sui procedimenti, sui materiali, oppure sugli strumenti non esitate a chiedere. Se invece avete suggerimenti sono qui per raccoglierli, non siate timide. Vi lascio la mia pagina Instagram e la mia mail, sarò felicissima di rispondervi, salutarvi, confrontarci e chiacchierare.
Ciao a tutte e a prestissimo per un altro giro nel mondo delle copertine!
Paola Torreggiani
BIOGRAFIA
Ciao, mi chiamo Paola, ma ormai solo mia mamma quando è arrabbiata mi chiama con il nome intero. Per tutti sono la Pa o la Torre.
Ho un lato razionale che si sfoga in ufficio tutto il giorno, ma la versione creativa, necessaria come l’aria, trova il suo spazio in un localino di 2 m x 3 m pieno di carte, colori, pennelli, colle, nastri e gingilli vari.
Perché lo scrap?
Perché mi piace sporcarmi le mani e pasticciare con vari materiali altrimenti mi annoio. Nessuno può mettere i ricordi in un angolo della memoria e lo scrap ci permette di raccoglierli e di sfogliarli in ogni momento.
Che meraviglia!!!